Spaccapria 2022

Lo scorso anno, Simone Da Re, Antonio Selis, Raoul Boscarol e Paolo Bacilo erano tornati entusiasti dalla loro esperienza alla Spaccapria di Torreglia (PD). Oltretutto, divenuti ragazzi immagine della manifestazione, si erano fatti portavoce nel decantare la bellezza di questo percorso di gara.

Ed è ad uno dei nostri consueti incontri in sede che Antonio e Simone, tra un bicchiere di mirto e uno di birra, avevano buttato li la proposta, accolta con un ingiustificato scarso entusiasmo: “Ragazzi! E’ proprio una gara bellissima sapete? Noi ci iscriviamo per aprile.  Poi da quest’anno c’è anche il percorso marathon! Potremmo farla tutti assieme?” – “Davvero? Ah! A proposito, hai visto che Gennarino della Gherardesca è uscito dalla casa del Grande Fratello?” – “Ah si? Ecco questo si che è interessante!”.

Ma queste cose evolvono in maniera naturale come di vita propria e, non si sa ne come ne perché, ma alla fine l’adesione aveva già assunto i connotati di una gara sociale portando il numero di atleti MBC a ben 11 partecipanti. Certo non un numero assurdo ma vista la media di partecipanti alle gare di questa stagione ciclistica (e l’entusiasmo iniziale), comunque un numero di tutto rispetto.

Così il sabato prima della gara, Antonio e Simone sono stati raggiunti da Livio in camper e hanno ritirato i pacchi gara per tutti. Il giorno seguente si sarebbero uniti Lara, Peter, Massimo, Daniele “Iure”, Cristiano con la famiglia, Marco, Licio e un redivivo “Sergetto” Benedetti, ansioso di mettere di nuovo all’opera la sua tessera ACSI nuova fiammante.

La sera di sabato, la pioggia e il freddo avevano fatto tremare un pò tutti. Il tam tam mediatico dei social faceva circolare delle poco incoraggianti foto di spazzolate di neve e grandine sull’altopiano triestino. Licio incoraggiava tutti sull’apposito gruppo Whatsapp: “Ma no ragazzi! E’ solo una perturbazione passeggera. Le correnti d’altra quota sono manifestamente propense a portare il fronte nevoso verso una zona di bassa pressione nel sud dell’Algeria”. “Si ok, ma in pratica? Piovi o no piovi doman?” – “No piovi!” – “Bon! Ore 6 partenza!”.

Il giorno dopo, le previsioni di Licio-Cambiotoki-Giuliacci si rivelano esatte: fuori le divise estive dalle borse, controllata di pressione alle gomme, Haribo e borracce di maltodestrine ingurgitate nei tempi prestabiliti dalla chimica dei mitocondri: “Muli! un veloce riscaldamento e se trovemo qua per la foto de grup…..”. Ma le pecore erano già scappate, chi per il giro di riscaldamento chi per provare la prima salita, chi in cerca di un bagno.

Riusciamo a radunare la gente (ma mancheranno all’appello Peter e Lara) per scattare almeno una foto sotto uno dei palloni gonfiabili degli sponsor a pochi minuti dall’apertura delle griglie.

“Buona fortuna a tutti”. Antonio, Simone e Lara sono nelle griglie VIP. Noi comuni mortali ci infiliamo nell’ultimo blocco delle partenze scaglionate. “Come te parti ti sulla prima salita?” – “Quel che da!” – “E se dopo te mori?” – “Moriremo con onore”.

Lo speaker annuncia la partenza degli Elite, seguiti dalla griglia delle donne, poi la griglia d’onore con Selis e DaRe e poi, via via, tutti gli altri. Il primo breve tratto di rettilineo curva a sinistra e si inizia già con la prima salita di 4Km che preannuncerà il leit-motiv di questa gara: le SALITE.

Con 60Km di percorso e ben 2200 metri di dislivello, tutti ben distribuiti in un susseguirsi di strappi brevi ma intensi (e a volte nemmeno brevi!) dove più volte si sono sentite invocazioni e pianti “ma perché no go messo la corona de 32 ?”. Ma non sono solo le salite a caratterizzare questo percorso che si snoda tra i Colli Euganei: un gran numero di single track e discese a volte anche tecniche con rock garden, gradoni, tornanti stretti. Insomma tutto quello che il repertorio MTB può proporre in una gara come si deve era presente.

Peter Carli taglia per primo il traguardo in un tempo strepitoso di 3:10:16 portando a casa il 5° posto di categoria M1: “Go fatto tutta la gara da solo!” – “E lamentite?!”

Segue un in formissima Massimo Minca in 3:42:45: “Sulle discese go da zo tutto!”

La nostra campionessa Lara Kocjancic taglia il traguardo in 3:55:30 convalidando il primo posto sul podio di categoria Master Woman 1 e il decimo posto assoluto donne, in un roaster che vede nomi di tutto rispetto come Debora Piana (azzurra marathon) e Lorenza Zocca (campionessa XC) giusto per citarne due.

Segue Sergio Benedetti che esordisce subito con un primo posto di categoria M8 in 3:43:47. Ma lo sapevamo che Sergetto è uno che va forte.

Daniele Iurissevich arriva pochi secondi dopo in 3:44:42 con il decimo posto M4 seguito da Antonio Selis in 3:53:22.

Livio Turitto taglia il traguardo in 4:06:35. “Livio! Come xe andà?” – “Go sbagliado strada. Go perso 6minuti. Quando all’arrivo go visto che i stava sgonfiando el ‘balòn’ della SIX2 go capido che go fatto una me@#a”

Simone Da Re giunge al traguardo in 4:14:24 e Cristiano Perin in 4:29:03.

Nel percorso Classic da 42Km invece, Licio Della Marna chiude in 2:48:11 e Marco Tommasini in 3:19:57.

Dopo la (lunga) cerimonia di premiazioni che vedeva consegnare premi fino al decimo posto per alcune categoria e un premio extra per le quota rosa, la ciurma si è diretta verso il camper di Livio per festeggiare con un brindisi la conclusione di questa splendida giornata di gara. “Da rifare?” – “Assolutamente! Prossimo anno presenti!”.

 

 

 

 

 

 

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